Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2012-13)
Insegnamenti del Terzo Anno (Anno Accademico 2013-14)
Obiettivi formativi specifici del Corso
Il laureato in Assistenza Sanitaria è il professionista sanitario cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 69 e successive modificazioni ed integrazioni e dal Codice Deontologico professionale. L'attività dei laureati in assistenza sanitaria è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività, peculiarmente alla prevenzione, alla promozione ed all'educazione per la salute.
Nello specifico, i laureati in Assistenza Sanitaria attuano e valutano interventi di educazione alla salute; concorrono a definire programmi di educazione sanitaria; sorvegliano le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità, ne verificano il rischio infettivo, identificano i bisogni sanitari e di salute delle comunità in relazione ai dati epidemiologici, socioculturali o in base a fattori biologici e sociali di rischio. Inoltre i compiti e le attività che questi laureati in Assistenza Sanitaria svolgono così di seguito si possono riassumere:
. individuare i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero;
. individuare i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali;
. individuare i fattori biologici e sociali di rischio e mettere in atto soluzioni ed interventi che rientrano nell'ambito delle loro competenze;
. progettare, programmare, attuare e valutare gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
. collaborare alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria;
. concorrere alla formazione e all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia dell'educazione sanitaria;
. intervenire nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva;
. attuare interventi specifici di sostegno alla famiglia in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipare ai programmi di terapia delle famiglie;
. sorvegliare, per quanto di loro competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controllare l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo;
. relazionare e verbalizzare alle autorità competenti e programmare soluzioni operative;
. operare nell'ambito dei centri congiuntamente o in alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico;
. collaborare, per quanto di loro competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute nelle scuole;
. partecipare alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti;
. concorrere alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della salute;
. partecipare alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale;
. svolgere le funzioni con autonomia professionale anche mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici;
. svolgere attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, o ve richiesta la loro competenza professionale;
. agire sia individualmente che in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto;
. contribuire alla formazione del personale di supporto e concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale;
. svolgere la loro attività professionale in strutture, pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero-professionale
. conoscere ed applicare i principi della radioprotezione secondo i contenuti dell'allegato IV del D.Legislativo 25 maggio 2000, n.187.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Assistenza sanitaria candidati che sono in possesso di diploma di scuola media superiore o di titolo estero equipollente.
Ai sensi della vigente normativa il Consiglio di corso di Laurea ed il Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, indicano alla Regione Toscana ed al M.I.U.R., nei tempi dovuti, il numero massimo degli studenti iscrivibili sulla base del potenziale didattico disponibile.
Il numero programmato di accessi è definito ai sensi della vigente normativa.
Il perfezionamento dell'ammissione al corso è subordinato all'accertamento medico dell'idoneità psico-fisica per lo svolgimento delle funzioni specifiche del profilo professionale, che l'Ateneo si impegna a effettuare entro il primo semestre di attivazione del corso e comunque prima dell'inizio delle attività di tirocinio pratico. Gli studenti idonei saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista dal D.L.vo 626/96 e successive modifiche.
L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità psico-fisica dello studente su segnalazione del coordinatore teorico pratico e di tirocinio.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
1. Ai sensi della normativa vigente, ad 1 CFU corrispondono n. 25 ore di lavoro dello studente di cui, in ottemperanza all'art. 4 comma 4, del suddetto Decreto interministeriale, la frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al cinquanta per cento. Nel computo dell'impegno orario complessivo non devono essere considerate le attività di tirocinio. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impegnato a tempo pieno negli studi universitari è convenzionalmente fissato in 60 crediti, equivalenti a n. 1500 ore.
Il Corso di Laurea in Assistenza sanitaria prevede 180 CFU complessivi, articolato su tre anni di Corso.
I crediti sono acquisiti dallo studente in uno dei seguenti modi:
- nel caso di Insegnamenti, con il superamento del relativo esame;
- nel caso di attività professionalizzanti (tirocinio), previa firma di frequenza rilasciata dal Coordinatore teorico-pratico del Corso con verifica del livello adeguato di performance raggiunto ad ogni esperienza di tirocinio, e con superamento del relativo esame annuale.
Rispetto all'obsolescenza dei crediti, il presente regolamento è in accordo con l'art. 24 del Regolamento didattico di Ateneo.
2. Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all'attività prevista e al numero degli studenti. In ossequio alla normativa comunitaria a tali CFU è attribuito un peso orario pari a 25 ore per credito.
3. Per il corso di studi è previsto un solo curriculum. Il quadro delle attività formative è espresso dalla Tabella II
4. Le attività formative sono espresse dalla Tabella I (allegata).
4. Il Corso di laurea in Assistenza Sanitaria appartiene alla stessa classe (L/STN/4) insieme al corso di laurea in Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro.
I laureati in Assistenza sanitaria svolgono la loro attività nell'ambito della prevenzione attraverso anche un rapporto ad personam di tipo sanitario con i componenti della famiglia e/o del gruppo che seguono. Per quanto detto, sembra opportuno che gli studenti iscritti al corso di laurea in Assistenza sanitaria seguano una tipologia di studio diversa, anche negli insegnamenti di base, da quella dei Tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro. Inoltre aspetti logistici legati alla diversa allocazione territoriale dei due Corsi rendono difficilmente attuabili attività formative comuni.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1) L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem based learning (PBL), e-learning e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzati in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo.
2) Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami di profitto previsti per ogni Insegnamento del corso di studi con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). Gli Insegnamenti sono costituiti da uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame di profitto, la cui votazione è espressa in trentesimi. Sono ammessi all'esame di profitto gli studenti che avranno ottenuto le attestazioni di frequenza di cui all'art. 9.
3) Il numero degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 18, compresi tre esami per le attività formative professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente. Per gli Insegnamenti che si svolgono su due semestri, al termine del primo semestre dovrà essere prevista un'idoneità propedeutica all'esame di profitto.
4) I docenti hanno la facoltà di valutare la preparazione degli studenti per mezzo di verifiche in itinere, scritte o pratiche. Il calendario delle prove in itinere, gli argomenti oggetto di valutazione e le modalità con le quali l'esito della prova contribuirà al voto dell'esame di profitto vengono resi noti all'inizio delle lezioni.
5) Le commissioni di esame sono costituite da almeno due docenti afferenti all'Insegnamento. E' possibile integrare la commissione con docenti di discipline affini. Le modalità di verifica del profitto sono stabilite dai docenti di ciascun Insegnamento secondo i seguenti principi: gli obiettivi e i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi resi noti all'inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il corso; la verifica dell'acquisizione da parte dello studente di abilità e atteggiamenti si realizza con prove pratiche reali e/o simulate. Le modalità di verifica devono essere rese note insieme ai programmi.
6) I docenti dovranno presentare i loro programmi all'inizio dei corsi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l'indicazione delle competenze da acquisire, facendo esplicito riferimento alle competenze e ai descrittori di Dublino affinché gli studenti possano comprendere il contributo specifico dell'insegnamento. Verrà inoltre privilegiata l'integrazione dei programmi fra moduli che compongono lo stesso insegnamento ma anche fra quelli che appartengono a Insegnamenti diversi (comma 7).
7) Ciascun Insegnamento dovrà avere un referente Coordinatore, selezionato dai docenti dello stesso Insegnamento. Spetterà al coordinatore:
a) coordinare il contributo dell'insegnamento di cui è responsabile con altri insegnamenti del Corso di laurea al fine di sviluppare la massima integrazione verticale e orizzontale del curriculum, promuovendo la periodica revisione dei programmi;
b) individuare con gli altri docenti dell'insegnamento le date degli appelli d'esame e delle prove in itinere ed organizzarne le modalità;
c) coordinare le prove di profitto integrate
8) Sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 CFU, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99.
9) La programmazione didattica è espressa dalla Tabella III.
10) Le attività didattiche (lezioni, esercitazioni e seminari) hanno di norma inizio, per il primo semestre, durante la prima settimana di ottobre e terminano entro la quarta settimana del mese di gennaio dell'anno successivo mentre, per il secondo semestre iniziano di norma, la prima settimana di marzo e terminano entro la seconda settimana di giugno.
11) Il calendario degli esami di profitto è stabilito prevedendo sessioni opportunamente distribuite nel Corso dell'anno accademico. Per ogni insegnamento le date di esame devono essere comunicate al Presidente del Corso di Laurea e rese note agli studenti almeno 30 giorni prima dell'inizio della sessione. Le date degli esami non possono essere modificate senza l'autorizzazione del Presidente o, su delega, del Responsabile professionale del Corso.
12) Un esame può essere sostenuto in qualsiasi appello a partire da quello immediatamente successivo alla fine del relativo corso. Lo studente che non abbia superato un esame può ripresentarsi all'appello successivo.
La tabella III con gli insegnamenti è in allegato.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese si attua attraverso un giudizio espresso dagli organismi responsabili dell'attività (Centro Linguistico di Ateneo).
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
1) Modalità di svolgimento e verifica delle attività formative professionalizzanti
a) L'articolazione e l'organizzazione delle attività formative professionalizzanti sono approvate dal Consiglio di corso di laurea in Assistenza Sanitaria, su proposta del Direttore della didattica professionale. Tali attività devono svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, sotto la responsabilità del Direttore, che deve avvalersi di tutor di tirocinio qualificati per la guida dello studente allo scopo di favorire l'apprendimento clinico di competenze necessarie al raggiungimento di un'autonomia professionale, decisionale e operativa adeguate allo svolgimento delle funzioni e attività dell'infermiere. Il piano di tirocinio di ogni studente deve tener conto del piano generale approvato dal Consiglio di corso di laurea. Il tirocinio e le attività di laboratorio devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all'inizio dell'anno accademico.
b) Le attività formative professionalizzanti sono valutate attraverso tre esami, uno per ciascun anno di corso, da svolgersi mediante verifiche orali e/o scritte e/o pratiche. Sono ammessi all'esame delle attività formative professionalizzanti gli studenti che abbiano frequentato regolarmente le esperienze pianificate, riportando tutte le relative valutazioni positive. L'eventuale recupero degli standard formativi non raggiunti è programmato prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti di cui alla successiva lettera d).
c) Il recupero delle assenze viene stabilito dal Responsabile professionale del Corso di Laurea prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti di cui alla successiva lettera e); qualora il tirocinio non risultasse recuperato lo studente dovrà ripetere l'anno. Nel caso in cui, per gravi motivi, non sia stato possibile recuperare tutte le assenze entro la data dell'esame di attività formative professionalizzanti, è ammesso all'esame anche lo studente che abbia riportato tutte le valutazioni positive e accumulato non più di 7 giorni di assenza. In caso di superamento dell'esame, permane l'obbligo da parte dello studente di recuperare le giornate di tirocinio mancanti secondo le modalità stabilite dal Responsabile professionale.
d) In aderenza a quanto previsto dal Regolamento Didattico d'Ateneo, la struttura didattica rende noto agli studenti il calendario degli appelli di esame all'inizio dell'attività didattica, prevedendo almeno due appelli distanziati di almeno 14 giorni al termine di ognuno dei periodi didattici nei quali è articolato l'anno accademico, e garantendo almeno due appelli di recupero. La valutazione finale delle attività formative professionalizzanti viene effettuata da una Commissione di almeno due membri, composta dal Responsabile professionale del Corso di laurea e da un Formatore.
e) Lo studente che non superi l'esame finale entro la sessione di settembre non è ammesso alla frequenza delle attività formative professionalizzanti dell'anno successivo. Nel caso d'interruzione della frequenza per oltre due anni accademici, il Consiglio di Corso di laurea in Assistenza Sanitaria può prescrivere la ripetizione di tutto o parte del tirocinio già effettuato; la ripetizione del tirocinio è obbligatoria ove l'interruzione sia pari o superiore a tre anni.
f) Le attività formative professionalizzanti degli studenti sono finalizzate all'apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.
g) Gli ambiti di tirocinio saranno identificati e accreditati in base alle opportunità formative presenti, in termini di risorse strutturali, tecnologiche, umane e organizzative, con particolare riferimento alle Aziende Sanitarie che adottano modelli per intensità di cura e Continuità assistenziale.
2) Altre attività
Le altre attività quali informatica, attività seminariali, stage, ecc., condotte anche in sinergia con gli altri Atenei presenti nella Regione Toscana, saranno verificate attraverso colloqui e/o prove scritte e/o prove pratiche e rilascio di relative idoneità.
3) Attività formative a scelta dello studente
La scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. A tale riguardo lo studente potrà contare sul servizio di tutorato per orientare le sue scelte.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
Eventuali obblighi di frequenza nonché il piano delle propedeuticità verranno deliberate annualmente dalla competente struttura didattica
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti in modalità part-time è disciplinata, in ottemperanza alla normativa vigente, da apposito Regolamento di Ateneo nonché dall'annuale Manifesto degli Studi.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
1) Per essere ammessi alla prova finale occorre aver conseguito tutti i CFU nelle attività formative previste dal piano di studi, con l'eccezione dei CFU relativi alla prova finale stessa. La prova finale del Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio della professione e si compone di una prova pratica e della discussione di un elaborato (tesi);
2) la prova pratica si basa su un caso pratico. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale;
3) La tesi dovrà essere basata su un lavoro compilativo o di ricerca. L'elaborato sarà redatto in forma scritta sotto la responsabilità di un Relatore, docente del corso di laurea. Per gli elaborati di ricerca il Relatore può individuare un Correlatore, docente o professionista del settore di riferimento professionale o di altri settori, che segue il candidato nello svolgimento del proprio lavoro. Il Correlatore può partecipare come membro aggiunto senza diritto di voto alle sedute della commissione di esame finale, di cui al comma 4, limitatamente alla parte riguardante la discussione dell'elaborato da parte del candidato;
4) Alla prova finale sono riservati 5 CFU. La valutazione della prova finale sarà effettuata dalla commissione sulla base di 10 punti, 6 per la prova pratica e 4 per la discussione dell'elaborato. Il voto finale viene espresso in 110; ai candidati più meritevoli può essere conferita la votazione di centodieci e lode per decisione unanime della commissione. Il punteggio minimo per il superamento dell'esame finale è 66/110;
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
1) Nel caso di trasferimenti da altri corsi di studio, previo superamento del test di ammissione se non già sostenuto, il Comitato per la didattica prende in esame le domande presentate dagli studenti e, per ciascuna di esse, propone all'approvazione del Consiglio di corso di laurea il riconoscimento di eventuali crediti formativi acquisiti.
2) I criteri per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio si fondano sul confronto fra i programmi delle diverse discipline, tenendo conto del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti dal corso di laurea in Infermieristica.
3) Un insegnamento può essere riconosciuto interamente o parzialmente. In quest'ultimo caso, devono essere specificati i moduli riconosciuti e se, eventualmente, è necessaria un'integrazione di verifica all'interno di un modulo.
4) Per i trasferimenti dal Corso di laurea in Assistenza sanitaria dell'Università degli Studi di Firenze, vecchio ordinamento ai sensi del D.M. 270/04 la commissione didattica prende in esame le domande presentate e, valutato il curriculum del candidato, si procederà al riconoscimento dei crediti formativi acquisiti e all'inserimento nel nuovo corso
5) Ai sensi dell'art. 5, comma 7, del DM 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 crediti, fatti salvi i casi di coloro che hanno ottenuto il riconoscimento professionale di percorsi formativi precedenti ai sensi della legge n. 42/99. A tale proposito il Consiglio di Corso di Laurea deciderà con valutazione di specie, delegando eventualmente tale valutazione al Comitato per la Didattica.
Servizi di tutorato
In considerazione dell'elevato contenuto professionale, applicato nei processi dell'area della prevenzione, le attività formative professionalizzanti devono essere svolte con la supervisione e la guida di formatori e tutor di tirocinio appositamente formati, diretti dal Responsabile Professionale del Corso di Laurea coadiuvato da Formatori e Tutor di Tirocinio
Il Responsabile Professionale del Corso di Laurea è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso della Laurea Specialistica o Magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore a 5 anni, nell'ambito della formazione. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea presso la struttura sede del corso con incarico triennale rinnovabile.
Garantisce le seguenti competenze specifiche, in collaborazione con gli organi di governo previsti dallo Statuto Universitario, per la gestione del corso:
• Partecipare all'orientamento e alla programmazione degli accessi
• Rappresentare le istanze del corso nell'ambito dei collegi, ordini e associazioni professionali
• Monitorare il buon andamento del corso
• Redigere rapporti sull'attività del corso
• Disporre e supervisionare le attività di segreteria didattica del corso
• Identificare e proporre i formatori
• Garantire la formazione e l'aggiornamento dei formatori e dei tutor di tirocinio
• Partecipare alla selezione dei docenti delle discipline professionalizzanti
• Promuovere e sostenere l'apprendimento per processi, gestendone la programmazione
• Predisporre e dirigere i piani di lavoro dei formatori
• Identificare e proporre gli incarichi di docenza
• Identificare, proporre e organizzare gli insegnamenti/apprendimenti delle competenze previste dal curriculum del Corso di Laurea
• Identificare e proporre gli ambiti di tirocinio
• Essere responsabile della sicurezza degli studenti nella struttura formativa
Il Formatore è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, preferibilmente in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 3 anni. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Responsabile Professionale del Corso di Laurea presso la struttura sede del corso. Il Formatore, in riferimento alle linee di indirizzo del Responsabile Professionale del Corso di Laurea, garantisce le seguenti competenze:
• Analizzare lo scenario con attività di benchmarking
• Analizzare la domanda formativa
• Rilevare gap formativi
• Progettare interventi di formazione
• Gestire l'ambito di apprendimento
• Rilevare il clima dell'ambito di apprendimento
• Orientare lo studente sul metodo di studio
• Valutare interventi formativi
• Interpretare i dati raccolti al fine di implementare la successiva analisi dei bisogni
• Supervisionare il materiale didattico
• Costruire modelli innovativi e proporre nuovi supporti tecnologici alla didattica
• Effettuare attività di consulenza in qualità di esperto
• Gestire il proprio lavoro nell'ottica del miglioramento continuo della qualità
• Concertare soluzioni
• Inserirsi in modo efficace in una rete comunicativa
Il Formatore svolge la sua attività all'interno della struttura formativa con un rapporto di 1 a 20 studenti. E' coadiuvato nelle attività formative professionalizzanti dai tutor di tirocinio.
Il Tutor di tirocinio è un professionista dello specifico profilo che svolge la sua attività a livello dei setting di tirocinio da almeno 2 anni, con formazione specifica e competenze per la facilitazione dello studente nell'apprendimento professionale.
Collabora con Responsabile Professionale del Corso di Laurea per:
• Elaborare la valutazione finale dell'esperienza di tirocinio
• Elaborare obiettivi di tirocinio specifici in relazione alle opportunità formative della sede di tirocinio;
• Elaborare strumenti per il monitoraggio e la valutazione dell'apprendimento
• per individuare casi clinici significativi rispetto ai quali progettare esperienze di apprendimento sul campo
• Favorire lo sviluppo di competenze relazionali nei confronti sia del gruppo di lavoro sia dell'utenza
• Attuare interventi formativi in laboratorio, se richiesto.
Il rapporto tra tutor di tirocinio e studenti nelle sedi di apprendimento è di 1 a 5.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative al corso di laurea saranno pubblicate sul sito web istituzionale del corso.
Valutazione della qualita'
Il corso di laurea adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo, oltre ad eventuali strumenti propri consistenti in appositi questionari raccolti in forma anonima per ogni singolo insegnamento.