Laurea Triennale (DM 270/04) in TERAPIA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL'ETÀ EVOLUTIVA)
Insegnamenti del Secondo Anno (Anno Accademico 2013-14)
Obiettivi formativi specifici del Corso
Il Corso appartiene alla Classe delle Lauree in "Professioni sanitarie della Riabilitazione" (classe L/SNT/2). Il laureato in "Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva" è il professionista cui competono le attribuzioni previste dal D. M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 56 e successive modificazioni.
Il Corso di Laurea ha lo scopo di preparare laureati che abbiano acquisito, attraverso una formazione teorico/pratica, le competenze necessarie per svolgere, in collaborazione con l'équipe multiprofessionale di neuropsichiatria infantile e con le altre disciplina dell'area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
Il percorso formativo si distribuisce nell'arco di tre anni e prevede lezioni frontali, interattive e attività di tirocinio. Il conseguimento degli obiettivi si articola in tre aree: di base, caratterizzanti, affini o integrative, ai fini di consentire al laureato in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell' Età Evolutiva l'acquisizione di:
- una buona conoscenza dei fondamenti delle discipline propedeutiche (fisica, informatica, sociologia, pedagogia generale e sociale, antropologia culturale) e biomediche (anatomia, biologia applicata,fisiologia, genetica, psicologia dello sviluppo e dell'educazione);
- una conoscenza approfondita delle discipline caratterizzanti la professione del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell' Età Evolutiva (D.M. del Ministero della Sanità 14 settembre 1994, n. 741) (scienze infermieristiche e tecniche neuropsichiatriche e riabilitative, neuropsichiatria infantile, pediatria generale e specialistica, medicina fisica e riabilitativa);
- conoscenze di discipline nell'ambito delle scienze umane e psico-pedagogiche, delle scienze medico-chirurgiche (in particolare della patologia dell'apparato locomotore), delle scienze interdisciplinari e cliniche ,con particolare riguardo alla patologia degli organi di senso e alla neurologia, con approfondimento della patologia spinale cui vengono dedicati crediti specifici fra le attività affini o integrative, del management sanitario e della prevenzione dei servizi sanitari;
- familiarità con il metodo scientifico e capacità di applicare le raccomandazioni cliniche in situazioni concrete con adeguata conoscenza delle normative e delle problematiche deontologiche e bioetiche;
- capacità di comprensione e relazione con l'utenza;
- capacità di lavorare in équipe multidisciplinare, di interagire con colleghi e altri professionisti sanitari e non, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro;
- conoscenze necessarie per utilizzare metodologie e strumenti di controllo, valutazione e revisione della qualità;
- capacità di valutare e preparare preventivamente un setting riabilitativo adeguato alla terapia o all'esercizio terapeutico atto a garantire le migliori condizioni possibili sia per il paziente che per il terapista;
- competenze per partecipare alle diverse forme di aggiornamento professionale, nonché per partecipare ad attività di ricerca in diversi ambiti di applicazione;
- capacità di utilizzare la lingua inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione;
- competenze per stendere rapporti tecnico-scientifici.
Nella formulazione del Progetto la priorità è rappresentata dallo studio teorico/pratico delle Scienze Neuromotorie, Neuropsicomotorie e Neuropsichiatriche, che si attua sia tramite lezioni frontali, esercitazioni, laboratori didattici che Tirocinio professionalizzante nei settori qualificanti la Terapia della Neuro e Psicomotricità dell' Età Evolutiva, come la valutazione dell'interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell'età evolutiva e il recupero funzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo. La competenza e le capacità relazionali necessarie ad interagire con il paziente bambino, la famiglia, il sistema istituzionale e professionale viene sviluppato tramite gli insegnamenti delle scienze umane e psicopedagogiche e la formazione personale, all'interno del percorso di tirocinio finalizzate all'acquisizione di comportamenti e atteggiamenti indispensabili nella relazione terapeutica e nel rapporto con l'équipe multidisciplinare.
Gli insegnamenti sono articolati in moduli e sono svolti con lezioni frontali, interattive, seminari, partecipazioni a corsi e congressi, discussioni su casi clinici guidate dai tutor.
Al termine del percorso formativo il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva dovrà aver acquisito conoscenze, competenze e capacità di relazione necessarie allo svolgimento dei seguenti compiti specifici:
- compiere attività terapeutica per le disabilità neuro-psicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva, utilizzando tecniche specifiche per fascia di età e per singoli stadi di sviluppo;
- collaborare alla riabilitazione funzionale di tutte le patologie acute e croniche dell'infanzia;
- attuare procedure di valutazione delle funzioni motorie, percettive, affettive e cognitive e delle loro interazioni, per ogni disturbo neurologico, neuropsicologico e psicopatologico dell'età evolutiva;
-individuare ed elaborare, nell'equipe multiprofessionale, il programma di prevenzione, di terapia e riabilitazione del bambino con disabilità dello sviluppo, mediante le modalità terapeutiche più consone al suo bisogno di salute:
- attuare interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo-motori, anche mediante l'eventuale uso di ortesi ed ausili, nei disturbi neuroricognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione, fin dalle prime settimane di vita;
- valutare le risposte all'intervento riabilitativo, registrandone le modificazioni durante e alla fine del medesimo;
- stabilire e mantenere relazioni di aiuto con il bambino, con la famiglia e con il contesto sociale, applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali;
- attuare procedure rivolte al trattamento ed all'inserimento nella famiglia, nella scuola e nella società dei soggetti in età evolutiva portatori di disabilità e di handicap neuro-psicomotorio, cognitivo e della personalità;
- collaborare all'interno dell'équipe multiprofessionale con gli operatori scolastici per l'attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico-funzionale del piano educativo individualizzato;
- riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'équipe assistenziale, stabilendo collaborazioni operative;
- svolgere attività di studio, di didattica e di ricerca specifica applicata e di consulenza professionale, nei servizi sanitari e nei luoghi i cui si richiede la loro competenza professionale;
- contribuire alla formazione del personale di supporto e di concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale;
- agire in modo coerente con i principi disciplinari etici e deontologici della professione di Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva.
I laureati in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'età evolutiva devono altresì conseguire la conoscenza delle principali norme relative alla tematica dei rischi biologici, con particolare riferimento alla radioprotezione.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Requisiti di accesso al corso di studio
1) Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva candidati in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti.
2) Il Corso è ad accesso programmato. Il numero di studenti ammissibili, nei limiti definiti dalla classe, sarà deliberato di anno in anno dagli organi accademici competenti previa valutazione delle risorse strutturali, strumentali e di personale disponibili per il funzionamento del Corso.
3) I test di ingresso dovranno consistere in prove aventi per oggetto le nozioni apprese normalmente nelle scuole secondarie, con particolare riferimento alla logica e cultura generale, biologia, chimica e matematica/fisica, scienze umane e sociali.
4) Il perfezionamento dell'ammissione al Corso è subordinato all'accertamento medico dell'idoneità per lo svolgimento delle attività professionalizzanti di tirocinio, che l'Ateneo si impegna a effettuare entro il primo semestre di attivazione del Corso e comunque prima dell'inizio delle attività di tirocinio. L'Università si riserva di verificare, in qualsiasi momento, la persistenza delle condizioni di idoneità dello studente su segnalazione del coordinatore teorico pratico e di tirocinio. Gli studenti idonei saranno sottoposti alla sorveglianza sanitaria prevista dalla normativa vigente, da parte del medico competente.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il Corso di studi ha la durata di tre anni. L'attività formativa corrisponde al conseguimento di 60 crediti formativi universitari (CFU) per anno per un totale di 180 CFU. Il corrispettivo in ore di 1 CFU è pari a 25 ore. La frazione dell'impegno orario complessivo riservata allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale non può essere inferiore al 50%.
Le attività formative professionalizzanti sono svolte per un numero di CFU non inferiore a 60 nella forma di tirocini, laboratori e attività pratiche condotte in strutture adeguate per dimensioni e caratteristiche tecniche all'attività prevista e al numero degli studenti.
Per il corso di studi è previsto un solo curriculum. Il quadro delle attività formative è espresso dalla seguente Tabella I
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1. L'attività formativa viene svolta attraverso lezioni frontali, laboratori, seminari, lavori a piccoli gruppi, problem based learning (PBL) e didattica per processi. Sono inoltre previste attività formative professionalizzati in strutture private e pubbliche che siano in possesso dei requisiti necessari a guidare gli studenti durante l'apprendimento. I criteri di valutazione degli studenti dovranno consentire di misurare le conoscenze, le capacità e le abilità richieste per il conseguimento del titolo.
2. Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento sarà certificato attraverso il superamento degli esami di profitto previsti per ogni Insegnamento del Corso di studi con la conseguente acquisizione dei relativi crediti formativi universitari (CFU). Gli Insegnamenti sono costituiti da uno o più moduli didattici coordinati, svolti anche da più docenti, con un unico esame di profitto, la cui votazione è espressa in trentesimi. I risultati di apprendimento dell'insegnamento di inglese, di tirocinio e delle attività a scelta dello studente danno luogo ad una idoneità.
3. Il numero massimo degli esami da superare per accedere alla prova finale per il conseguimento della laurea è di 20, compresi tre esami per le attività formative professionalizzanti e uno per le attività a scelta dello studente.
4. I docenti hanno la facoltà di valutare la preparazione degli studenti per mezzo di verifiche in itinere, orali, scritte o pratiche. Il calendario delle prove in itinere, gli argomenti oggetto di valutazione e le modalità con le quali l'esito della prova contribuirà al voto dell'esame di profitto vengono resi noti all'inizio delle lezioni.
5. Le commissioni di esame sono costituite da almeno due docenti afferenti all'Insegnamento. E' possibile integrare la commissione con docenti di discipline affini. Le modalità di verifica del profitto sono stabilite dai docenti di ciascun Insegnamento secondo i seguenti principi: gli obiettivi e i contenuti della verifica devono corrispondere ai programmi resi noti all'inizio dei corsi e devono essere coerenti con le metodologie didattiche utilizzate durante il Corso; la verifica dell'acquisizione da parte dello studente di abilità e atteggiamenti si realizza con prove pratiche reali e/o simulate. Le modalità di verifica devono essere rese note insieme ai programmi.
6. I docenti dovranno presentare i loro programmi all'inizio dei corsi, tenendo conto delle esigenze curriculari, distinti per aree di apprendimento, con l'indicazione delle competenze da acquisire, facendo esplicito riferimento alle competenze richieste affinché gli studenti possano comprendere il contributo specifico dell'insegnamento.
7. Ciascun Insegnamento dovrà avere un referente Coordinatore, selezionato dai docenti dello stesso Insegnamento. Spetterà al coordinatore:
a) coordinare il contributo dell'insegnamento di cui è responsabile con altri insegnamenti del Corso di Laurea al fine di sviluppare la massima integrazione verticale e orizzontale del curriculum, promuovendo la periodica revisione dei programmi;
b) individuare con gli altri docenti dell'insegnamento le date degli appelli d'esame e delle prove in itinere ed organizzarne le modalità;
c) coordinare le prove di profitto integrate.
8. Ai sensi dell'art. 5, comma 7, del DM 270/2004, sono riconoscibili eventuali abilità professionali certificate, nonché ulteriori conoscenze e abilità maturate in attività formative cui l'università abbia concorso, purché attinenti al percorso didattico e in termini rigorosamente individuali, fino a un massimo di 12 CFU.
9. La programmazione didattica è espressa dalla seguenteTabella II. VEDI ALLEGATO
Le attività didattiche (lezioni, esercitazioni e seminari) hanno di norma inizio, per il primo semestre, durante la prima settimana di ottobre e terminano entro la quarta settimana del mese di gennaio dell'anno successivo mentre, per il secondo semestre iniziano di norma la prima settimana di marzo e terminano entro la seconda settimana di giugno.
Il calendario degli esami di profitto è stabilito prevedendo sessioni opportunamente distribuite nel Corso dell'anno accademico. Per ogni insegnamento le date di esame devono essere comunicate al Presidente del Corso di Laurea e rese note agli studenti almeno 30 giorni prima dell'inizio della sessione.
Le sedute di esame non devono, comunque, interferire con le attività didattiche e di tirocinio.
Un esame può essere sostenuto in qualsiasi appello a partire da quello immediatamente successivo alla fine del relativo corso. Lo studente che non abbia superato un esame può ripresentarsi all'appello successivo.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La modalità di verifica della conoscenza della lingua inglese si attua attraverso un giudizio espresso dagli organismi responsabili dell'attività (Centro Linguistico di Ateneo).
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
1) Modalità di svolgimento e verifica delle attività formative professionalizzanti
a) L'articolazione e l'organizzazione delle attività formative professionalizzanti sono approvate dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Responsabile della Didattica Professionale (RDP) del Corso di Laurea. Tali attività devono svolgersi attraverso forme di didattica a piccoli gruppi, sotto la responsabilità di un tutor di tirocinio che deve avvalersi di personale qualificato per la guida dello studente allo scopo di favorire l'apprendimento di competenze necessarie al raggiungimento di una autonomia professionale, decisionale e operativa adeguate allo svolgimento delle funzioni e attività proprie del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva. Nel formulare il giudizio di valutazione annuale saranno utilizzati anche i dati provenienti dalle schede di valutazione delle attività di tirocinio.
Il tirocinio e le attività di laboratorio devono essere frequentati obbligatoriamente nei tempi e nei modi previsti all'inizio dell'anno accademico. Tutte le attività professionalizzanti si svolgono secondo apposito regolamento approvato dal Consiglio di Corso di laurea.
b) Le attività formative professionalizzanti sono valutate attraverso tre esami, uno per ciascun anno di corso, da svolgersi mediante verifiche orali e/o scritte e/o pratiche. Sono ammessi all'esame delle attività formative professionalizzanti gli studenti che abbiano frequentato regolarmente le esperienze pianificate, riportando tutte le relative valutazioni positive. L'eventuale recupero degli standard formativi non raggiunti viene programmato prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti di cui alla successiva lettera d).
c) Il recupero delle assenze viene stabilito dal RDP del Corso di Laurea prima dell'esame annuale delle attività formative professionalizzanti di cui alla successiva lettera e); qualora il tirocinio non risultasse recuperato lo studente dovrà ripetere l'anno. Nel caso in cui, per gravi motivi, non sia stato possibile recuperare tutte le assenze entro la data dell'esame di attività formative professionalizzanti, è ammesso all'esame anche lo studente che abbia riportato tutte le valutazioni positive e accumulato non più di 7 giorni di assenza. In caso di superamento dell'esame, permane l'obbligo da parte dello studente di recuperare le giornate di tirocinio mancanti secondo le modalità stabilite dal RDP del Corso di Laurea.
d) In aderenza a quanto previsto dal Regolamento Didattico d'Ateneo, la struttura didattica rende noto agli studenti il calendario degli appelli di esame all'inizio dell'attività didattica, prevedendo almeno due appelli distanziati di almeno 14 giorni al termine di ognuno dei periodi didattici nei quali è articolato l'anno accademico, e garantendo almeno due appelli di recupero. La valutazione finale viene effettuata da una Commissione di almeno due membri e presieduta dal RDP del Corso di Laurea.
e) Lo studente che non superi l'esame finale entro la sessione di settembre non è ammesso alla frequenza delle attività formative professionalizzanti dell'anno successivo. Nel caso di interruzione della frequenza per oltre due anni accademici, il Consiglio di Corso di Laurea può prescrivere la ripetizione di tutto o parte del tirocinio già effettuato; la ripetizione del tirocinio è obbligatoria ove l'interruzione sia pari o superiore a tre anni.
f) Le attività formative professionalizzanti degli studenti sono finalizzate all'apprendimento di competenze specifiche e non possono, in nessun caso, rappresentare attività lavorativa.
2) Altre attività
Le altre attività, quali attività seminariali, stages, ecc., saranno verificate secondo modalità previste dal Consiglio del Corso di Laurea e rilascio di relative idoneità.
3) Attività formative a scelta dello studente
La scelta è totalmente libera, sia pure nei limiti degli obiettivi formativi del corso di studio. A tale riguardo lo studente potrà contare sul servizio di tutorato per orientare le sue scelte.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Relativamente ai CFU acquisiti all'estero il Consiglio di Corso di Laurea nomina propri delegati che parteciperanno ai lavori della commissione preposta alla stesura di learning agreements con Università straniere e alla valutazione dei risultati conseguiti. Le proposte della commissione riguardo ai risultati conseguiti dagli studenti che hanno svolto parte degli studi all'estero saranno oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Corso di Laurea.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
Eventuali obblighi di frequenza nonché il piano delle propedeuticità verranno deliberate annualmente dalla competente struttura didattica
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti in modalità part-time è disciplinata, in ottemperanza alla normativa vigente, da apposito Regolamento di Ateneo nonché dall'annuale Manifesto degli Studi.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
La struttura didattica definisce annualmente, in conformità al Regolamento Didattico del Corso di Studi, il piano generale degli studi. Entro i termini stabiliti dal Regolamento didattico di Ateneo, lo studente esercita l'opzione prevista per le attività autonomamente scelte, comunicando al Consiglio di Corso di laurea le attività che intende svolgere.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammesso all'esame finale di Laurea, che ha valore abilitante, lo studente deve aver superato tutti gli esami e conseguite tutte le idoneità previste.
La prova finale sostenuta davanti ad una Commissione, nominata dalla competente Autorità Accademica e composta a norma di legge, comprende:
a) prova pratica abilitante nella quale lo studente deve dimostrare di avere acquisito le conoscenze e le abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico professionale
b) redazione e discussione di un elaborato sperimentale di natura teorico-applicativa.
Il voto di laurea, espresso in centodecimi, è definito sulla base della valutazione curriculare (media aritmetica dei voti conseguiti in ciascun esame) e dalla votazione attribuita all'elaborato finale; ai candidati più meritevoli può essere conferita la votazione di centodieci e lode per decisione unanime della Commissione. Il punteggio minimo per il superamento dell'esame finale è 66/110.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Il Comitato per la Didattica del Corso di Laurea valuta i titoli acquisiti presentati dallo studente e assegna i relativi CFU in base ai criteri stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea.
Nel caso di trasferimenti da altri corsi di studio, e previo superamento del test di ammissione se non già sostenuto, l'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, subordinata dalla disponibilità di posti nell'ambito del numero programmato.
Servizi di tutorato
In considerazione dell'elevato contenuto professionale, applicato nei processi dell'area della prevenzione, le attività formative professionalizzanti devono essere svolte con la supervisione e la guida di formatori e tutor di tirocinio appositamente formati, diretti dal Responsabile Professionale del Corso di Laurea coadiuvato da Formatori e Tutor di Tirocinio
Il Responsabile Professionale del Corso di Laurea è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, in possesso della Laurea Specialistica o Magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore a 5 anni, nell'ambito della formazione. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea presso la struttura sede del corso con incarico triennale rinnovabile.
Garantisce le seguenti competenze specifiche, in collaborazione con gli organi di governo previsti dallo Statuto Universitario, per la gestione del corso:
• Partecipare all'orientamento e alla programmazione degli accessi
• Rappresentare le istanze del corso nell'ambito dei collegi, ordini e associazioni professionali
• Monitorare il buon andamento del corso
• Redigere rapporti sull'attività del corso
• Disporre e supervisionare le attività di segreteria didattica del corso
• Identificare e proporre i formatori
• Garantire la formazione e l'aggiornamento dei formatori e dei tutor di tirocinio
• Partecipare alla selezione dei docenti delle discipline professionalizzanti
• Promuovere e sostenere l'apprendimento per processi, gestendone la programmazione
• Predisporre e dirigere i piani di lavoro dei formatori
• Identificare e proporre gli incarichi di docenza
• Identificare, proporre e organizzare gli insegnamenti/apprendimenti delle competenze previste dal curriculum del Corso di Laurea
• Identificare e proporre gli ambiti di tirocinio
• Essere responsabile della sicurezza degli studenti nella struttura formativa
Il Formatore è un docente appartenente allo specifico profilo professionale, preferibilmente in possesso della laurea specialistica o magistrale della rispettiva classe, nominato sulla base della valutazione di specifico curriculum che esprima la richiesta esperienza professionale, non inferiore ai 3 anni. E' nominato dal Consiglio di Corso di Laurea, su proposta del Responsabile Professionale del Corso di Laurea presso la struttura sede del corso. Il Formatore, in riferimento alle linee di indirizzo del Responsabile Professionale del Corso di Laurea, garantisce le seguenti competenze:
• Analizzare lo scenario con attività di benchmarking
• Analizzare la domanda formativa
• Rilevare gap formativi
• Progettare interventi di formazione
• Gestire l'ambito di apprendimento
• Rilevare il clima dell'ambito di apprendimento
• Orientare lo studente sul metodo di studio
• Valutare interventi formativi
• Interpretare i dati raccolti al fine di implementare la successiva analisi dei bisogni
• Supervisionare il materiale didattico
• Costruire modelli innovativi e proporre nuovi supporti tecnologici alla didattica
• Effettuare attività di consulenza in qualità di esperto
• Gestire il proprio lavoro nell'ottica del miglioramento continuo della qualità
• Concertare soluzioni
• Inserirsi in modo efficace in una rete comunicativa
Il Formatore svolge la sua attività all'interno della struttura formativa con un rapporto di 1 a 20 studenti. E' coadiuvato nelle attività formative professionalizzanti dai tutor di tirocinio.
Il Tutor di tirocinio è un professionista dello specifico profilo che svolge la sua attività a livello dei setting di tirocinio da almeno 2 anni, con formazione specifica e competenze per la facilitazione dello studente nell'apprendimento professionale.
Collabora con Responsabile Professionale del Corso di Laurea per:
• Elaborare la valutazione finale dell'esperienza di tirocinio
• Elaborare obiettivi di tirocinio specifici in relazione alle opportunità formative della sede di tirocinio;
• Elaborare strumenti per il monitoraggio e la valutazione dell'apprendimento
• per individuare casi clinici significativi rispetto ai quali progettare esperienze di apprendimento sul campo
• Favorire lo sviluppo di competenze relazionali nei confronti sia del gruppo di lavoro sia dell'utenza
• Attuare interventi formativi in laboratorio, se richiesto.
Il rapporto tra tutor di tirocinio e studenti nelle sedi di apprendimento è di 1 a 5.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative al Corso di Laurea saranno pubblicate sul sito web istituzionale del corso non appena attivato
Valutazione della qualita'
1) Il Corso di Laurea adotta al suo interno il sistema di rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti gestito dal Servizio di Valutazione della didattica dell'Ateneo.
2) Il Corso di Laurea possiede un Comitato per la Didattica che, con cadenza periodica (almeno annuale) e per mezzo degli strumenti di rilevazione in essere (valutazione degli esami superati, delle attività di tutoraggio e dei tirocini) verifica i risultati attesi, rileva eventuali non conformità e formula piani e modalità di miglioramento.
3) Le attività di analisi del processo formativo (progettazione ed erogazione della didattica, valutazione della didattica, collegamento fra i diversi insegnamenti, disponibilità dei docenti e degli altri processi con cui si gestisce il Corso di Laurea) sono svolte in modo sistematico in occasione della riunione annuale dedicata al riesame. L'attività di analisi descritta è finalizzata infatti ad una attività di Miglioramento e ad un Riesame periodico.
4) Nel piano di miglioramento continuo il Corso di Laurea prevede una serie di attività tra cui la sistematizzazione del processo di monitoraggio dei percorsi di carriera ed inserimento nel mondo del lavoro da parte dei laureati, la sistematizzazione del servizio relativo alle relazioni esterne, l'adesione al processo di valutazione didattica predisposto a livello di Ateneo.